27 Giugno 1980, uno dei più grandi misteri italiani.
- Aviation Eagle
- 3 giu
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 26 set
Mancano 24 giorni da oggi (3 giugno) al 45° anniversario di uno dei più grandi disastri aerei e misteri dell'aviazione italiana. Il 27 giugno del 1980 un DC-9 partì dall'aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna per l'aeroporto Falcone-Borsellino di Palermo, dove però non arrivò mai.
I-TIGI (INDIA TANGO INDIA GOLF INDIA, in alfabeto aeronautico) il numero di immatricolazione del DC-9 della compagnia ITAVIA, che quel giorno avrebbe operato il volo IH870 tra Bologna e Palermo.

Alle 20.59 il DC-9 si trovava tra le isole di Ponza e Ustica. Quella stessa sera era in corso (SECONDO QUANTO COMUNICATO) un'esercitazione militare tra caccia Italiani, Francesi e Americani. Inoltre nel Golfo di Napoli era presente una portaerei americana, la USS Saratoga, il cui radio faro era spento.
Secondo la teoria sostenuta dal giudice Priore, che sarà a capo delle indagini, quella non si sarebbe trattata di una esercitazione, ma di una missione NATO con l'obbiettivo di abbattere l'aereo dove si presumeva essere presente Gheddafi, l'allora capo del governo libico. Secondo questa ipotesi in cielo quella sera erano presenti, oltre ai caccia prima citati, anche 3 MIG Libici.

Secondo quanto ipotizzato il MiG-23 si nascose al di sotto del DC-9 e un caccia francese sparò un missile, colpendo sia uno che l'altro.
Altre teorie come quella della bomba della Toilet, sono sostenute dal Governo e da associazioni come la NTSB americana. Nonostante questo, però, i registri dei radio fari non sono mai stati consegnati oppure quelli consegnati erano contraffati/mancava il 27 giugno. Per tanto a distanza di quasi mezzo secolo il mistero del DC-9 non è mai venuto alla luce.
A bordo erano presenti 81 persone di cui 77 passeggeri e 4 membri dell'equipaggio. NON CI FURONO SOPRAVVISSUTI.





A parer mio una notizia trattata molto bene, spero che un giorno la verità esca a galla.